PROGETTI SPECIALI /SPECIAL PROJECTS .

 

 

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arti visive / visual arts

5 + 6 + 7.6 2008
Ridotto del Teatro Metastasio
dalle / from h 18.30


ZapruderFilmmakersGroup (I)
PLETORA. IL DONO
cinema da camera. Proiezione anaglifa / chamber cinema. Anagliphic projection


ingresso libero / free admission

zapruder

con / with: Eleonora Amadaori, Domenico Di Viesti, Monaldo Moretti
scritto e diretto da / written and directed by: David Zamagni e Nadia Ranocchi
direttore della fotografia / director of photography: Monaldo Moretti
montaggio e sonorizzazione / film cutting and post-scoring: Zapruder
musiche originali / original music by: Francesco ‘Fuzz’ Brasini
scenografie / sets:Zapruder
con la collaborazione di / in collaboration with: Alessandra Brunelli, Mirco Guidi, Giancarlo Bianchini, Matilde Neri
scultura / sculpture: Michela Nibaldi
Realizzazione dispositivo di proiezione e sampling audio / projection and audio sampling: Giancarlo Bianchini (AZT)
mezzi tecnici / technic: LM Cineservice
sound writing: Telonio, Mattia Dallara, Francesco Brasini
organizzazione generale / organization: David Zamagni e Nadia Ranocchi
traduzioni / translation: Sonia Sanviti
produzione / production: Zapruder, Leonardo Monti, Galleria Enrico Fornello (Prato)

Pletora come Daimon, presentato al contemporanea07, è un progetto che andrà a compiersi in puntate e come Daimon è una proiezione anaglifa. L’anaglifia è una tecnica tridimensionale che conferisce all’immagine le qualità del basso rilievo ponendo l’occhio nella condizione di divenire strumento tattile a fronte di una presenza di volumi, una presenza per eccesso; è un invito a spalancare gli occhi fino alla nausea. Daimon è la fiamma intima, ardente e pura, vi trovano luogo le attitudini segrete, i misteri, quel che ancora è invisibile, ciò che l’essere è realmente e sarà. L’essenza di Pletora è generativa, è il luogo dello sbocciare concreto, del maturare e del corrompersi del corpo, le sue vicende, le sue alterne fortune. Pletora è il negativo di Daimon, ma risultano l’una e l’altro (pletora e daimon) composte esattamente degli stessi fattori, nell’identica sequenza.
Il demone presiede i nostri movimenti interni , le conseguenze di tali movimenti sono ancorati ad un accadimento che si presenta come EVENTO.

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Such as DAIMON (presented to contemporanea07) PLETORA is a project that will be achieved/ accomplished in installments and such as Daimon it’s an anagliph projection. The anagliphy is a tridimensional technique which provides images with the qualities of bas-relief enabling the eyes to become tactile tools before to a presence of volumes, a presence of excess; it is an invitation to open your eyes wide, till sickness. Daimon is the inner flame, ardent and pure, it’s the place of secret aptitudes, mysteries, what is still invisible, what truly the being is and will be. Pletora’s essence is generative, it’s the place of the concret beginning, ripening and corruption of the body, its vicissitudes and its fortune. Pletora is the negative of Daimon, but both are made up of the same factors, in the same sequence. The demon presides over our innermost mouvements, consequences of these mouvements are anchored to an happening(occurance) which appears like an event.