CONTEMPORANEA / COLLINE / F E S T I V A L

1.6 09
Conservatorio San Niccolò, h. 20.30
Prenotazione Obbligatoria / booking is mandatory
Biglietto / ticket 10,00 € (rid. 7,00 €)

FEDERICO TIEZZI
GALILEO/UN MELOLOGO

SCENA CONTEMPORANEA - spettacoli / performances
ALCUNI GIORNI SONO MIGLIORI DI ALTRI
a cura di Federico Tiezzi
regia Francesco Torrigiani
drammaturgia Barbara Weigel
interpreti Giulia Lazzarini e Graziano Piazza
CONTEMPOARTENSEMBLE
Mauro Ceccanti, direttore
Arcadio Baracchi - flauto
Carlo Failli - clarinetto/clarinetto basso
Duccio Ceccanti - violino
Jacopo Luciani - violoncello
Andrea Secchi - pianoforte
Patrizia Bini - arpa
Michele Busdraghi - percussioni

musiche
Bruno Maderna, Serenata per un satellite / Nicola Sani, Oltre il deserto spazio
Fabio Vacchi, Luoghi immaginari: quintetto
testi
Galileo Galilei, Lettere / Bertolt Brecht, Vita di Galileo

Nel 1609 Galileo Galilei inventa con cartone e lenti un canocchiale: attraverso questo strumento compie innumerevoli scoperte in campo astronomico. Le sue osservazioni “empiriche” della volta celeste, contribuirono allo sviluppo e alla diffusione della teoria copernicana dell’eliocentrismo. Galileo, con le sue teorie scientifiche, si mise così in opposizione frontale al dogma della Chiesa secondo il quale la Terra, in quanto creazione di Dio, rappresentava il centro di tutto l’universo, era il pianeta “prescelto” e “superiore” attorno al quale si ordinava tutto il cosmo.
Negli anni 40 del novecento Bertolt Brecht fece in Vita di Galileo un ritratto fortemente chiaroscurato e volutamente contraddittorio dello scienziato pisano, la cui indefessa ricerca della verità si trasforma, scena dopo scena, in una narcisistica intemperanza intellettuale.

Galileo/un melologo, è una drammaturgia del pensiero che permette di condividere “la vittoria della ragione come vittoria di coloro che ragionano” nell’anno in cui il Metastasio-Stabile della Toscana celebra, nella sua stagione, attraverso le arti performative una delle figure più controverse e amate della storia scientifica.
Parola e musica, logos e melos, si incontrano: le parole del testo magnifico di Brecht, e quelle dello stesso Galileo (tratte dalle Lettere) tracciano una volta celeste di calligrammi sonori nella quale la voce umana si compenetra alla musiche di Bruno Maderna, di Fabio Vacchi e di Nicola Sani.
Affinchè l’attore possa farsi musica, scrittura sonora, canto. E i musicisti, a loro volta, trasformarsi in parola, gesto: farsi, insomma, attori.

Federico Tiezzi

In 1609 Galileo Galilei invents with paperboard and lens a telescope: and through it he makes many discoveries in the astronomical field. His “empiricals” observations of the vault of heaven contributed to the development and diffusion of the Copernican Heliocentrism.
Galileo, with his scientific theories, set himself against Church dogma whose idea was that
Earth, as a God’s creation, represented the centre of all universe, was the “selected” and “superior” planet around which all the cosmos drew up.
Close to 1940 Bertolt Brecht created deliberately in Galileo’s life a highly shaded and contradictory profile of the scientist from Pisa, where his search of true turns, scene by scene, into a narcissist intellectual intemperance.

Galileo/un melologo is a drama of the thought which allows to share “the victory of the reason as the victor of people who reason/think”, in the year in which Metastasio-Stabile della Toscana celebrates, in his season, through performing arts one of the most controversial and loved figure of scientific history.
Word and music, logo and melos, meet each other: the words of Brecht and those of Galileo (from the Lettere) trace a vault of heaven of sounds calligrams where the human voice blends in with musics of Bruno Maderna, Fabio Vacchi and Nicola Sani.
In order that the actor can become music, sound writing, singing. And the musicians become word, act: get, so, actors.

Federico Tiezzi

Durata 60’

il pensiero di galileofondazione monte dei paschi di siena